La storia di Bini Como: un viaggio tra tessuti, arte e tradizione che vive dal 1930
Immagina di aprire una vecchia valigia, magari polverosa, dimenticata in soffitta... E all’improvviso ti trovi sommersa in un mondo che non ricordavi più.
Questo è esattamente ciò che è accaduto a Stefania Bini, quando, sollevando il coperchio di un vecchio baule di famiglia, ha riscoperto la magia e la tradizione della Tessitura Serica Bini.
Questa azienda tessile, nata nel 1930 a Como, è stata un caposaldo della moda e del design, una delle case tessili più rinomate e apprezzate d’Europa.
La sua storia è un racconto di passione, creatività e reinvenzione continua.
1930: gli esordi di Armando Bini a Como
La Tessitura Serica Bini nasce grazie alla visione di Armando Bini, che, dopo aver lavorato nel commercio tessile a Firenze, decide di trasferirsi a Como, uno dei cuori pulsanti della produzione serica italiana.
Qui inizia a creare tessuti raffinati, rigorosamente a tinta unita, con la cura e la precisione di un vero artigiano. In breve tempo, Armando fa conoscere la sua azienda come una delle eccellenze del settore.
1971: La rivoluzione di Sergio Bini e l’esplosione della creatività
È però con l’ingresso del figlio Sergio negli anni ‘70 che la Tessitura Serica Bini compie un vero salto evolutivo.
Sergio, innamorato dell’arte e della sperimentazione, introduce una novità rivoluzionaria: i tessuti stampati.
A partire dal 1971, trasforma l’azienda in un punto di riferimento per la creatività tessile.
La sua visione porta la Tessitura Bini a collaborare con i più grandi nomi della moda, tra cui Karl Lagerfeld, Gianni Versace e Sonia Rykiel, che si affidano a Sergio per creare stampe audaci, uniche e avanguardistiche per le loro collezioni.
L’effetto è travolgente: la Bini non è più solo un’azienda tessile, ma diventa una vera fucina di idee, un luogo dove l’arte incontra la moda.
Gli stilisti non cercano solo tessuti, ma ispirazione, innovazione, idee fresche che Sergio è sempre pronto a offrire.
La Tessitura Serica Bini diventa così una delle aziende più conosciute e amate dagli artisti e dai creativi di tutta Europa.
1984: La fine di un’era
Come tutte le grandi storie, anche quella della Tessitura Serica Bini conosce una fase di chiusura. Nel 1984, dopo oltre cinquant’anni di attività, l’azienda chiude i battenti.
È una conclusione triste per una realtà che ha lasciato un segno indelebile nella storia del tessile e della moda italiana.
Ma come ogni tesoro prezioso, i tessuti Bini rimangono nascosti, custoditi come un patrimonio di famiglia, pronti a rinascere in un momento inatteso.
2009: La rinascita grazie a Stefania Bini
E quel momento arriva nel 2009, quando Stefania Bini, riaprendo una vecchia valigia di famiglia, riscopre i tessuti e con essi i ricordi di suo padre, la sua passione, i suoi sogni.
Da quel giorno, Stefania decide di riportare in vita la bellezza senza tempo delle creazioni Bini, con un progetto innovativo: trasforma quei tessuti stampati in tovagliette da colazione in PVC, reinventando i disegni di suo padre in un nuovo formato, che coniuga tradizione e modernità.
Così, ogni pezzo realizzato non è solo un accessorio, ma un piccolo frammento di storia, un omaggio alla creatività di Sergio e alla visione di Armando.
Le tovagliette di Stefania sono intrise di un fascino retrò che incontra il design contemporaneo: evocano atmosfere passate, ma si inseriscono perfettamente nelle case moderne.
Questa nuova avventura diventa una missione: mantenere viva l'eredità di famiglia, far sì che il nome Bini continui a brillare, trasmettendo emozioni e raccontando storie anche oggi.
Oggi: Le tovagliette Bini come simbolo di eleganza e tradizione
Oggi, le tovagliette di Stefania sono una celebrazione della tradizione tessile italiana, portano con sé la storia, l'arte e il saper fare che hanno reso la Tessitura Serica Bini un’icona del design.
Chi sceglie queste creazioni, non acquista solo un complemento d’arredo: acquista un pezzo di storia, un simbolo di eleganza e passione senza tempo.
La storia di Bini Como non è solo quella di un’azienda, ma quella di una famiglia che, attraverso le generazioni, ha saputo reinventarsi, restare fedele alle proprie radici e creare qualcosa di veramente unico.
E la testimonianza che, a volte, i sogni di ieri possono rivivere in forme nuove, continuando a ispirare e affascinare chiunque li incontri